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(volantino a cura della Parrocchia di S. Giovanni Apostolo in Ponte d'Oddi - Perugia)
REFERENDUM del 12-13 Giugno 2005
Legge 40/2004 sulla “Procreazione Medicalmente assistita”
Cosa ci viene chiesto di decidere con il voto referendario?
Primo referendum
Se si raggiunge il quorum e vince il sì viene introdotta la possibilità di:
congelare gli embrioni (tecnica evidentemente lesiva della dignità umana e causa di gravi malformazioni dell’embrione stesso)
fare sperimentazioni distruttive sugli embrioni umani (sperimentazioni scientificamente inutili, infatti non esiste una sola patologia curata con cellule staminali embrionali, anche perché queste tendono per il 40% a causare tumori)
clonare esseri umani.
Secondo referendum
Se si raggiunge il quorum e vince il sì si può:
ricorrere alla fecondazione artificiale, che rimane una tecnica altamente invasiva e pericolosa, senza tentare altre vie, naturali o farmacologiche, per risolvere la sterilità della coppia
far accedere coppie non sterili alla tecnica della fecondazione artificiale con il solo risultato di far guadagnare molto ai centri per la fecondazione
produrre un numero illimitato di embrioni, congelarli, selezionarli, ovvero sopprimerli, sulla base della diagnosi pre-impianto (la vita umana è trattata così senza alcun rispetto, prodotta in laboratorio, congelata, destinata ad essere distrutta, selezionata in base alle sue qualità genetiche e alla sua salute; si tratta di introdurre nella nostra legislazione l’eugenetica, la possibilità cioè di individuare gli individui migliori per poi distruggere i “peggiori”, un progetto a suo tempo perseguito anche dal nazismo).
Terzo referendum
Se si raggiunge il quorum e vince il sì:
accadono tutte le cose previste per il secondo referendum
si negano i diritti, ora tutelati, di tutti i soggetti umani in gioco: madre, padre e embrione.
Quarto referendum
Se si raggiunge il quorum e vince il sì:
è possibile utilizzare un donatore di ovuli o di sperma esterno alla coppia, per cui solo uno dei due partner sarebbe effettivamente genitore del bambino. Questo porta non solo il non riconoscimento del diritto di conoscere la propria storia genetica da parte del nascituro (necessaria anche per la cura di importanti malattie), ma causa gravi problemi interni alla coppia e nei confronti del bambino da parte del partner che di fatto non ha partecipato al concepimento, ma è stato sostituito dal donatore.
“In verità vi dico, quanto avete fatto a uno dei più piccoli di questi miei fratelli,
lo avete fatto a me”.
(Vangelo secondo Matteo 25,40)
RIFLETTIAMO
La vita umana è un processo che inizia con il concepimento, ogni momento di questo processo ha per protagonista un individuo della specie umana, una persona. Il fatto che non abbia sviluppato alcune caratteristiche o che sia ancora piccolissimo non significa che non appartenga alla famiglia umana, che non sia vita umana. Ognuno di noi è stato un embrione piccolissimo, unico, irripetibile.
Manipolare la vita umana in laboratorio è comunque offensivo per la dignità dell’uomo, ma la legge 40 del 2004 garantisce un minimo dignitoso di rispetto e per la madre e per l’embrione umano.
Difendiamola NON andando a votare